Alpinismo

Matteo Della Bordella e Giacomo Mauri iniziano la loro trasferta in Patagonia salendo l’Aguja Standhardt

Solo poche ore dopo essere sbarcati, i due Ragni hanno preso al volo una finestra di bel tempo per ripetere la via Exocet, celebre itinerario di ghiaccio e misto che porta la firma di Jim Bridwell

I due Ragni di Lecco avevano lasciato l’Italia lo scorso venerdì 23 febbraio, consapevoli del fatto che sarebbero arrivati a destinazione proprio al termine di una finestra di bel tempo. Evidentemente decisi a sfruttare ogni occasione buona, non hanno perso tempo ad ambientarsi e subito si sono diretti verso le cime del gruppo del Cerro Torre, dove due giorni fa sono riusciti a ripetere la via Exocet all’Aguja Standhardt, celebre itinerario di ghiaccio e misto che porta la firma del grande Jim Bridwell.

Comincia dunque sotto i migliori auspici questa spedizione che lo stesso Della Bordella ha definito come “un esperimento”, vista l’insolita scelta di partire alla fine di febbraio, quando ormai l’estate australe volge al termine. Sono diverse le ragioni che hanno portato a questa decisione, non ultimo il desiderio di Matteo lo scorso 21 dicembre è divenuto papà per la seconda volta, di stare accanto alla sua famiglia e alla figlia neonata.

Partire più avanti nella stagione”, ha spiegato però Della Bordella nel comunicato inviato nel giorno della partenza, “può essere un vantaggio per ovviare alle alte temperature che negli ultimi anni sono state il problema principale in Patagonia. Già sulle Alpi si è capito che bisogna cambiare i tempi e le stagioni di alcune salite. Ancora non ci siamo abituati a fare questo ragionamento quando si parla di spedizioni extraeuropee, ma penso che dovremmo iniziare a sperimentare e questo per me è un tentativo, un esperimento legato a molti fattori. Vedremo…”.

Quelle che i due Ragni hanno davanti sono dunque settimane ancora tutte da inventare e programmare. Anche per quanto riguarda gli obiettivi ben poco fino ad ora è trapelato: l’idea è quella di tentare diverse linee in zona e magari fare una “puntatina” sulla vetta del Torre, giusto per festeggiare il 50esimo anniversario della prima ascensione della parete ovest da parte dei Maglioni Rossi.

Mi piacerebbe provare ancora una volta a raggiungere la vetta del Cerro Torre, per qualche via affascinante…”, ha dichiarato laconicamente Matteo.

Una cosa è certa: Della Bordella e Mauri si sono preparati meticolosamente per questa loro prima volta insieme in spedizione, macinando diverse centinaia di metri di scalata, spesso su alte difficoltà e spesso in velocità. Così è avvenuto poco prima della partenza sulla via “Apriti Cielo”, sulla parete di Osogna nel Canton Ticino, una linea di 36 tiri e 1100 metri fino al 7b+, da loro percorsa in giornata, in poco più di 8 ore.

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